QR code: come funziona a che cosa serve? In questo articolo ti spiegano la sua struttura e i casi di utilizzo del codice QR.
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QR Code: come funziona e a che cosa serve?
Nonostante si sia iniziato a parlare molto di QR code solo negli ultimi mesi, la nascita di questa tecnologia non è recente. Infatti, il QR code sono stati inventati nel 1994 presso l’azienda giapponese Denso Wave.
Adesso i suoi utilizzi sono sempre più diffusi, tra menù di ristoranti o indicazioni turistiche, direttamente sul nostro smartphone. Ma sapete come funziona questa tecnologia?
La struttura di un codice QR
Un codice QR consente di codificare delle informazioni all’interno di un’immagine che può essere decodificata da un apposito software, di solito all’interno dell’applicazione camera del proprio telefono.
I tre quadrati agli angoli servono per aiutare il software di decodifica a trovare un codice in un’immagine e “raddrizzarlo” per poter leggere i suoi bit (bianco: 0, nero: 1). Man mano che cresce l’informazione contenuta in un codice, ne aumenta la complessità e il numero di bit, per un massimo di quasi 3Kilobyte.
Inoltre, questi codici memorizzano l’informazione in modo ridondante così da poter correggere eventuali errori di lettura. Lo standard prevede quattro livelli di correzione degli errori (chiamati L, M, Q, e H) che corrispondono rispettivamente al 7%, 15%, 25% e 30% delle parole che possono essere danneggiate senza compromettere la capacità di decodificare il codice.
QR code: a che cosa serve e quando utilizzarlo?
Oggi il QR Code viene usato in moltissimi modi, tra cui il Green Pass, ma non solo. Come accennato prima, anche moltissimi ristoranti hanno adottato la tecnologia del QR code per non portare a tavola il menù cartaceo.
Tramite il QR Code, poi, viene anche regolato l’accesso alle spiagge in cui è necessaria la prenotazione. Il codice QR compare anche nei biglietti digitali di eventi, parchi acquatici o parchi divertimento.
Anche noi di Wrebby utilizziamo questo strumento per condividere gratuitamente il materiale aziendale negli eventi espositivi, ma anche per promuovere la nostra applicazione mobile.
Ecco un esempio di QR code (da inquadrare con la fotocamera dello smartphone) utile per scaricare velocemente la nostra app.
Tutto molto semplice, vero? 🙂