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COP 27: come si è conclusa la Conferenza sul clima?

COP 27: come si è conclusa la Conferenza sul clima? Leggi il nostro articolo e scopri gli accordi ottenuti in questa edizione.

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COP 27: come si è conclusa la Conferenza sul Clima?

Dopo due lunghe settimane di trattative, la COP 27 si è conclusa all’alba di domenica. Il primo risultato ottenuto, non senza fatica, è stato il Loss And Damage. Si tratta di un fondo per rimediare ai danni e alle perdite causate dal clima nei Paesi in via di sviluppo più vulnerabili agli eventi meteorologici estremi.

Loss And Damage

Le discussioni erano durate trent’anni, perché i Paesi ricchi, considerati responsabili delle emissioni che hanno alterato il clima, si erano sempre opposti. Durante la Conferenza di Sharm el Sheikh, il tema è tornato al centro dell’agenda. Tuttavia, Usa, Europa, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Giappone non vogliono essere gli unici Paesi a contribuire economicamente. Infatti, chiedono che lo facciano anche altre potenze economiche, a partire dalla Cina.

Il comitato della COP 27 ha il compito di decidere quali saranno i Paesi vulnerabili che potranno utilizzare il Loss And Damage e quali nazioni dovranno contribuirvi. Dovrà poi riferirlo alla COP 28 di Dubai l’anno prossimo.

I combustibili fossili

Nonostante sia stato rinnovato l’impegno nel mantenere l’innalzamento globale entro un 1,5 gradi in più rispetto all’era preindustriale, non c’è ancora un accordo per i combustibili fossili. Infatti, i maggiori esportatori di petrolio hanno fortemente ostacolato la proposta. “A Sharm abbiamo visto un esplicito tentativo da parte di imprese e paesi produttori di gas e petrolio di rallentare una transizione necessaria e ormai inevitabile”, ha affermato Giulia Giordano, responsabile dei programmi internazionali del think thank italiano Ecco.

Quindi, per quanto riguarda la riduzione delle emissioni è stata persa un’ulteriore occasione per migliorare la situazione. Si è parlato soltanto della riduzione della produzione elettrica a carbone con emissioni non abbattute, ma non dell’eliminazione dell’uso dei combustibili fossili, lasciando l’Unione Europea “delusa” da questo accordo. Tuttavia, finalmente anche molti Paesi del Sud del mondo hanno finalmente iniziato a far sentire la propria voce.

La COP 27, una delle edizioni più lunghe della storia, si è conclusa senza una vera soluzione ad alcuni problemi cruciali che determineranno il destino del nostro Pianeta. Non resta che attendere la COP 28 del prossimo anno a Dubai, sperando che si riuscirà finalmente a trovare un accordo concreto sulla riduzione delle emissioni.

Categories: Ambiente
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