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COP 27: i nuovi obiettivi per la lotta ai cambiamenti climatici

COP 27: i nuovi obiettivi per la lotta ai cambiamenti climatici

COP 27: quali sono i nuovi obiettivi per la lotta ai cambiamenti climatici? Ecco i temi della conferenza di quest’anno.

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COP 27: i nuovi obiettivi per la lotta ai cambiamenti climatici

Anche quest’anno i leader mondiali si riuniscono in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La COP 27 avrà luogo a Sharm El-Sheikh dal 6 al 18 novembre 2022.

Come lo scorso anno, i temi principali saranno la lotta ai cambiamenti climatici e l’importanza di ridurre le emissioni di carbonio. L’attuale crisi energetica sta ostacolando i progressi della politica climatica, perciò è più che mai fondamentale riorientare i piani nazionali verso sistemi energetici puliti e sostenibili.

Un altro argomento chiave sarà la valutazione dei progressi collettivi compiuti dopo l’Accordo di Parigi, con l’auspicio di riuscire a mantenere l’aumento medio della temperatura terrestre entro 1,5 gradi.

Inoltre, la COP 27 sarà un’occasione per discutere anche delle criticità legate alle ripetute violazioni nel rispetto dei diritti umani.

La transizione ecologica e i nuovi obiettivi

Considerato il panorama attuale a livello mondiale, quest’anno la crisi energetica e la crisi climatica sono “due facce della stessa medaglia”. Ai governi viene chiesto di “moltiplicare in modo esponenziale l’azione per assicurare che l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale venga conseguito e lasciare alle generazioni future un Pianeta vivibile“. Al centro della transizione ecologica c’è l’obiettivo di raggiungere il 100% di rinnovabili nel settore elettrico, nei trasporti e nel riscaldamento entro il 2035.

Dunque, tra i nuovi obiettivi rientra una maggiore ambizione nel cercare di avanzare nel percorso con le decisioni già prese, sia a livello globale che a livello nazionale. Allo stesso tempo, si spera di riuscire ad implementare la collaborazione tra governi, settore privato e società civile.

Inoltre, ai paesi membri viene chiesto di mantenere “la promessa fatta ai paesi in via di sviluppo e raggiungere l’obiettivo annuale di finanziamento per il clima di 100 miliardi di dollari”. I Paesi UE, invece, devono chiudere il capitolo carbone nella produzione di energia e fermare le sovvenzioni ai combustibili fossili inefficienti.

Infine, sarà fondamentale anche discutere di agricoltura e del ruolo che può svolgere per tutelare gli ecosistemi.

A che punto siamo?

Questi obiettivi sono senza dubbio molto ambiziosi. Ancora una volta, il Consiglio Europeo chiede la massima attenzione all’economia, alle popolazioni, alla garanzia di una transizione giusta e alla costruzione di una società sostenibile.

Purtroppo, la situazione attuale non è confortante. La concentrazione di gas serra nell’atmosfera ha raggiunto livelli record. La CO2 è aumentata del 150% rispetto ai livelli preindustriali. L’attuale modello energetico è ancora basato sul 70% di produzione da fonti fossili, non sostenibili da un punto di vista ambientale.

Inoltre, i risultati della relazione 2021 segnalano un rischio di aumento della temperatura di 2,7°C.

Aumentare gli impegni dei singoli Paesi è importante, ma lo è ancora di più trasformare queste promesse in azioni concrete. Ed è quello che proviamo a fare noi di Wrebby con il nostro servizio ecosostenibile. Visita il nostro sito per scoprire più nel dettaglio come funziona.

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